La magia delle parole

La magia delle parole

la magia delle parole

il tempo, un quaderno, una penna….stilografica

La magia delle parole perché le parole sono magiche quando vibrano nell’aria, quando prendono il tempo e lo trasportano nell’anima degli spettatori mentre tu, dal centro del palco, dai il ritmo alle tue parole, le tue pause ed ecco che le parole rimbalzano nell’aria e si posano nei pensieri, nei cuori, nei sensi. Nei miei spettacoli mi piace miscelare larte magica, con quella visuale e poi quella dei sensi utilizzando la magia delle parole,  in un percorso dove traghetto i miei spettatori in un mondo di emozioni che spero decantino nei giorni successivi. La magia delle parole nasce dalle sensazioni quotidiane, basta avere con se sempre a portata di mano un’agenda ed una penna (io preferisco la stilografica con il colore prettamente blu antico). A volte nel mio lavoro, quando per esempio vengo chiamato da un genitore per fare una scuola di magia, prendo la mia carta pergamena napoletana con relativa busta e scrivo l’invito al bambino per la scuola di magia, la chiudo con la ceralacca e la spedisco. Quale magia che accende la fantasia di un bambino nel trasformare attraverso questi pochi strumenti la propria fantasia: una busta ed una carta con una scrittura antica, una chiusura segreta.  La magia delle parole blocca quella sensazione di essere collegati alla rete tramite la virtualità che ci ha fatto perdere la sensazione di vitalità, essere, non apparire, essere. La magia delle parole è l’ultima arma rimasta per riprenderci in mano la nostra libertà a dispetto dell’ignoranza dettata dai grandi poteri economici che manipolano costantemente le decisioni di noi consumatori che ci facciamo gestire come marionette da politici indecenti a loro volta marionette di quei poteri economici che influenzano la nostra vita. Questa poesia l’ho scritta osservando, per poi chiudere gli occhi e ascoltare e subito dopo sentire il gusto dei profumi che si sedimentavano nei miei pensieri. Spero abbia lo stesso effetto su di voi, fatemelo sapere con  la magia delle vostre parole.:
“Il tempo”
Onde, continue,
viaggianti nel tempo, col tempo,
che passa e trasporta accarezzato dal vento
e poi arriva, fine della corsa e si infrange, il tempo.
si schianta sulle rocce e come un fiore al mattino si apre
spargendo petali bianchi di spuma leggera
col gusto di sale,
che sulle rocce si posa a sedimentare, per poi cristallino,
solido con il tempo a diventare.
Il tempo che guardo
che osservo viaggiare,
mentre sullo scoglio, fermo, rimango ad aspettare,
il tempo.
Il tempo che se avesse profumo sarebbe di mare,
se fosse sapore saprebbe di sale,
se avesse una voce la vorrei ascoltare per sentire storie
che il tempo ha inghiottito
attraversando oceani, mari,
entrando nei porti, sulle spiagge a schiaffeggiare.
Quando c’è mare piatto il tempo è sereno,
ma se infuria il maestrale ci sono storie di uomini e donne
che il tempo con il mare deve raccontare.
Ed intanto ti vedo, ti guardo, ti fisso,
li fermo sulle rocce ad osservare mentre la mano sul quaderno
una immagine nitida vai a disegnare.
Il mare oggi parla dei figli
e del tempo ad entrambe da rispettare,
perché solo il tempo è giudice
di ciò che è e di ciò che è stato,
perché il tempo, viaggiando sulle onde della vita del nostro mare
costruisca persone che sappiano dare
a coloro che verrano,
quanto a loro è stato donato:
il tempo, solo il tempo da poter gustare.

2017-01-24T12:10:31+01:00

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