Prima di scrivere questo articolo, guardando tutti i giovani che hanno partecipato a Torino ed in tutto il paese ed il resto del mondo a questa intesta manifestazione, raduno di pensieri, consapevolezza e azione, devo fare una premessa.
Siamo tutti contrari all’inquinamento atmosferico, le cause sono ormai davanti agli occhi di tutti, ma vorrei che i giovani, quei giovani che ho visto scendere in piazza, siano consapevoli del significato della parola “rinuncia”.
Cambiare le sorti di questo pianeta, vuol dire rinunciare.
Rinunciare alla plastica che ieri ho visto utilizzare per bere l’acqua, vuol dire prendere i mozziconi della sigaretta e buttarli negli appositi cestini o in piccoli contenitori (non di plastica), consapevolezza vuol dire non cambiare ogni anno in maniera compulsiva il proprio telefonino per avere l’ultimo alla moda (e ieri ne ho visti tanti).
Oggi, 15 marzo 2019, in contemporanea in 123 paesi di tutto il mondo, nelle strade e nelle piazze delle città, i giovani sono scesi in piazza per dire la loro.
Sono scesi in piazza per manifestare, per gridare a noi adulti, che non c’è più tempo per cambiare le cose, dobbiamo cambiare noi.
Mi sono mischiato in mezzo alla folla, li ho guardati negli occhi, mentre urlavano slogan, mentre fieri, tenevano in mano i loro cartelli per dire la loro opinione.
A 50 anni suonati, dopo 35 anni di voto, mi sono rotto di questo sistema ormai fondato sull’apparire più che sull’essere.
Mi sono rotto le scatole di vedere da 25 anni riunioni dei vertici mondiali dove l’argomento Eco-sostenibilità è sempre rimasto ai margini.
Salviamo il mondo: consapevolezza e azione.
E’ stata data priorità alla corsa degli armamenti, alle guerre, allo sfruttamento dei territori, alla corsa del dio guadagno e del consumismo a limite della decenza e dell’intelligenza.
E’ tempo di pedalare, e non nel senso di eco-sostenibilità, ma nel vero significato della parola: pedalare=passare all’azione.
Passare all’azione vuole dire prendere consapevolezza di un problema e farlo proprio. Successivamente azione!
L’azione deve essere coraggiosa, venire dal cuore!
Visto che la politica ed il sistema economico fa poco o nulla per dimostrare con i fatti un’azione concreta che salvaguardi il nostro eco-sistema, dobbiamo pedalare noi con azioni concrete nel quotidiano.
Rispettare l’ambiente dove viviamo con piccoli ma significativi gesti quotidiani.
Rimanere in ascolto e parlare, condividere, vivere per cambiare il luogo dove viviamo e renderlo migliore.
Dobbiamo riprendere possesso della voglia di comunicare con il prossimo, del rispetto reciproco, senza distinzione di razza, religione, colore della pelle, cultura.
Siamo essere umani che vivono su questo pianeta, e come tali dobbiamo pretendere rispetto da chi questo pianeta, lo gestisce dal punto di vista politico ed economico. Se questi due sistemi non rispettano l’ambiente, allora dobbiamo avere il coraggio di
rigirarli, iniziando ad alzare la voce, perché questo pianeta è nostro, non di qualcuno che decide per noi al quale noi abbiamo dato i potere di decidere.
Ho condiviso in maniera costruttiva, alcune polemiche che ho letto sul web. Sarebbe stato meglio un’occupazione a scuola con dibattiti costruttivi anziché scendere in piazza per una giornata di ripiego?
Perché no! ma poi leggo il cartello di questa ragazza, una sintesi oggettivamente positiva sulla quale non puoi dire nulla in merito. Anche i giovani hanno il diritto, il cervello e la capacità di darci lezioni di vita, visto che a quanto pare, il nostro ruolo di educatori (nei contesti sociali, scolastici, politici, economici etc…), è venuto totalmente a mancare.
Altra sterile polemica sulla Greta Thunberg della situazione, dove alcuni pensano che la sua, sia un’azione pianificata a livello di marketing per dare voce ad un libro scritto dalla madre e ad un’azienda in fase di decollo del padre.
Banale, stupido e puerile, pensare una cosa del genere. Io vedo i fatti, e sapere che in 123 paesi del mondo oggi sono scesi in piazza i giovani, il futuro di domani, è la risposta che voglio, che sento e che faccio mia.
Quindi grazie Greta, con la tua sindrome di Asperger, con la tua perseveranza, con quella faccia inespressiva e dolorante per la tua sentita consapevolezza.
Grazie Greta che a soli 14 anni, hai dato un esempio a chi, a differenza tua, sa fare solo il leone da tastiera, cecando il pelo nell’uovo, persone incapaci di agire, persone invidiose in cerca di Like.
Persone capaci solo di polemizzare e cercare il marcio in quello che invece è un passo importante per cambiare in meglio il mondo dove viviamo.
Grazie a tutti voi ragazzi, che oggi siete scesi in piazza in 109 città italiane ed in 123 paesi di tutto il mondo. Continuate a far sentire la vostra voce “Salviamo il mondo” e salvatelo con i gesti quotidiani che da domani devono diventare prese di coscienza quotidiane.
Fatemi vedere che rispettate l’ambiente dove vivete, fatemi vedere che siete in grado di ascoltare, condividere, creare legami con persone di diversa cultura, razza, religione, colore della pelle, perché consapevoli che il pianeta terra è di una unica e sola razza, la razza umana.
In poche parole, se volete passare all’azione, abbiate bene in mente che il primo passo è rinunciare al superfluo, all’ossessione consumistica, all’ultima moda, iniziate ad essere e non ad apparire, perché questa lotta alla quale avete preso parte, inizia proprio dalla consapevolezza. Solo allora, la speranza potrà diventare azione.
VEDI IL VIDEO DELL’INTERVENTO AL TEDEX2018 DI GRETA THUNBERG
Salviamo il mondo, consapevolezza e azione!
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